Onorevoli Colleghi! - Con la legge 17 marzo 1861, n. 4671, che conferì a Vittorio Emanuele II il titolo di Re d'Italia, il Parlamento italiano sancì l'unità nazionale e la nascita dello Stato italiano. Benché la piena compiutezza territoriale sia stata conseguita soltanto alla fine della prima guerra mondiale con l'acquisizione di Trento e Trieste, questa data segna gli esordii dell'Italia unita, e ad essa si è fatto riferimento nelle precedenti celebrazioni.
Nel 1911, il cinquantenario venne solennizzato con grandiose celebrazioni, volte anche a sottolineare il progresso economico, sociale e culturale della nazione: l'esposizione universale dell'industria e della tecnica, a Torino, le esposizioni archeologiche, artistiche ed etnografiche a Roma, l'esposizione di floricultura e la mostra del ritratto italiano a Firenze. Nella stessa circostanza vennero inaugurati importanti edifici pubblici, fra cui, a Roma, il Palazzo di giustizia, il Ponte Risorgimento, l'edificio di Valle Giulia destinato poi alla sede della Galleria nazionale di arte moderna e, il 4 giugno, il Monumento a Vittorio Emanuele II sul Campidoglio. In quest'occasione, l'orazione inaugurale venne pronunziata dal Presidente del Consiglio dei ministri Giovanni Giolitti, al cui nome è legata quell'importante fase storica della vita nazionale.
Anche l'anno centenario vide l'Italia impegnata, dopo le distruzioni belliche, in una grandiosa opera di ricostruzione e di sviluppo economico e civile. Le celebrazioni del 1961 - Presidente del Consiglio dei ministri Amintore Fanfani - furono predisposte con anticipo da appositi comitati e si incentrarono sulla grandiosa esposizione internazionale di Torino, denominata «Italia 61», con la costruzione di un intero quartiere, nella zona meridionale della città, in una zona bonificata